LA DIMENSIONE MACRO E LA TEORIA DELLE NETWORK SOCIETY ( appunti 2 )

Arianna Karin
2 min readJan 3, 2019

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CAP. 4

LE ECONOMIE DEL LAVORO E DEL DONO

La società di rete secondo la teoria di Benkler ha una condivisione spontanea dove vi trova una nuova forma del DONO (ex. vecchia maniera del volontariato), da questa va creandosi però una diversa forma di economia, ECONOMIA IBRIDA DI GUADAGNO, che si avvantaggia della tecnica della “coda lunga”. Questa condivisione spontanea è diversa da quella utilitaristica diuna volta da parte delle persone, individualismo delle persone che cercano profitto.

TERRANOVA individua un nuovo spazio dell’ECONOMIA DEL PROFITTO:

1. GESTIONE DEI CONTENUTI DEGLI UTENTI (privacy)

2. CONTROLLO DELLE SOCIETÀ DI RETE

3. RENDITA DI POSIZIONE DELLE PIATTAFORME (hanno contenuti e informazioni)

CAP. 5

LA NATURA NEOLIBERALISTA DELLA SOCIETÀ IN RETE

Passaggio dall’infrastruttura pubblica del Web ad una gestione quasi PRIVATA, che quindi viene monopolizzata da aziende multinazionali che di fatto monopolizzano tutto questo mercato (Amazon, Apple, Google, Facebook). Queste piattaforme si incaricano di rappresentare le eccellenze dei vari ambiti dello sviluppo della rete.

Castells sostiene che questo passaggio di Internet da bene pubblico ad affare privato sia stato opera di 4 fazioni fondamentali:

· TECNO ELITÈ: ambienti di ricerca ed innovazione

· HACKERS

· COMUNITÀ VIRTUALE

· IMPRENDITORI

Questo passaggio fa rientrare le compagnie di rete nei paradigmi di NEOLIBERISOM e NEOCAPITALISMO.

Per Din esiste un disordine produttivo che troviamo nel quotidiano delle persone, precisamente viene a crearsi un circolo vizioso dovuto alla soddisfazione e insoddisfazione, piacere e nuovi bisogni; vengono a crearsi situazioni di utenti dipendenti perciò massa che diventa una manovalanza al servizio del CAPITALISMO del web, quasi e completamente inconsapevoli.

CAP. 6

Il Web nel XXI è diventato uno dei maggiori spazi di scontro e confronto politico.

I media sono uno spazio nel quale il potere viene condizionato, deciso e informato ( le viene data forma ).

Fuchs identifica 3 diversi livelli di azione politica mediante web:

· rappresentativo

· plebiscitario

· partecipativo

Castells sostiene che ad ogni potere su internet è facile che si crei un contropotere e che quindi il web rappresenti un terreno di conflitto fra istanze alternative.

Vi sono 4 tipi diversi di poteri su internet:

1. Si estrinseca attraverso l’esclusione della rete , una parte di società che può accedere ad una certa innovazione rispetto ad altri.

2. L’inclusionedei soggetti, le persone per entrare in un certo circuito devono aderire ad un sistema di regole.

3. Ruolo che i soggetti assumono all’interno del rapporto orizzontale, guadagnano una posizione di superiorità ( ex. influencer )

4. Potere dei grandi gruppi economici che si divide fra i gruppi economici che investono sulle piattaforme di retee coloro che invece rappresentano le stesse infrastrutture di rete

Le piattaforme di rete permettono la creazione di movimenti spontanei, legati a varie identità, istanze o movimenti di protesta perché danno la possibilità di avere maggiore partecipazione.

Dall’altro lato c’è chi invece critica questa impostazione del web dicendo che non amplierebbe la libertà di coloro che partecipano al processo di partecipazione politica, ma invece la limiterebbe perché rende i soggetti, più controllabili, arginabili e manipolabili.

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